Tessera e Logo - Amici del Tricolore APS

Amor di Patria
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ILLUSTRAZIONE DEL LOGO/SIMBOLO
della
ASSOCIAZIONE  AMICI DEL TRICOLORE APS
Il simbolo dell’Associazione “Amici del Tricolore” APS   è l’elemento visivo che sintetizza i concetti ideali a cui si ispirano gli associati.
Esso, infatti, evidenzia immediatamente i valori propugnati dall’Associazione e che presi nel loro insieme rendono conto della sua stessa esistenza.
In riferimento agli scopi e alla composizione del nostro sodalizio, troviamo la parola “simbolo” certamente più pregnante della parola “logo”, derivando essa dal latino symbolum, che, a sua volta, origina dal greco σύμβολον (symbolon) ed ha il significato di “mettere insieme” più parti distinte (proprio come i membri della nostra associazione, provenienti dalle più svariate esperienze sociali e culturali).
Ci preme particolarmente ricordare che nella Grecia antica, il termine simbolo aveva anche il significato di "tessera di riconoscimento" secondo l'usanza per la quale due o più individui, di due o più famiglie o anche due o più città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta o un anello, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un'alleanza: da qui anche il significato di "patto" o di "accordo" che il termine greco assume per traslato: il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l'esistenza dell'accordo.
All’interno del simbolo associativo sono presenti diverse figure, che prese singolarmente evidenziano i valori o gli scopi a cui si ispira o verso cui tende l’associazione, e viste nel loro insieme rappresentano una potente suggestione ed un messaggio chiaro, semplice e definitivo sui contenuti che dovrebbero legare i singoli associati tra di loro in un rapporto, essenzialmente aperto, ma operativamente ed eticamente vincolante.
 Ecco il senso pieno del nostro simbolo: “mettere insieme” le nostre menti e le nostre energie rivolgendole alle meritevoli finalità previste dallo Statuto.
 
Come elemento unificante di base, è stata scelta la Coccarda Italiana Tricolore, composta dai tre colori della bandiera italiana, con il cerchio verde al centro, la corona circolare bianca posta immediatamente intorno ad esso e, infine, la corona circolare rossa a chiudere il cerchio tricolore. Come tutti sanno, la Coccarda è stata adottata dai protagonisti dei moti rivoluzionari che hanno caratterizzato il Risorgimento. Essa veniva appuntata sulla giacca o sui cappelli nella sua forma tricolore dai molti patrioti che furono protagonisti di quel memorabile periodo della storia italiana culminato nel marzo 1861 nella fondazione del Regno d’Italia, che realizzava finalmente l’antico ed agognato sogno dell’unità nazionale.  
La nostra Coccarda è racchiusa in una circonferenza di colore azzurro, in quanto suddetto colore, è anch’esso fortemente rappresentativo della nostra nazione sia attualmente sia storicamente. Infatti, gli atleti italiani impegnati con le squadre nazionali sono spesso chiamati “azzurri”; le squadre stesse sono “azzurre” e anche le maglie indossate dagli atleti sono, generalmente, di colore azzurro.  L’uso del colore azzurro per gli atleti italiani, in realtà, è legato a uno dei colori simbolo della famiglia reale dei Savoia e la sua origine precede anche quella dell’Italia unita. Secondo le ricostruzioni storiche, più condivise, il primo uso dell’azzurro da parte dei Savoia avvenne nel 1366 per volontà di Amedeo VI di Savoia, che su una nave in partenza per le Crociate decise di affiancare al simbolo rosso e bianco dei Savoia anche un drappo azzurro in omaggio all’iconografia della Madonna. L’uso dell’azzurro da parte degli eserciti dei Savoia si consolidò nei secoli successivi – dal 1500 fu obbligatoria la sciarpa azzurra che ancora oggi viene usata dagli ufficiali dell’esercito italiano – e venne poi usato anche nelle prime bandiere tricolori e, infine, nella bandiera del Regno d’Italia.  Quindi fino a noi.
 Oltre che in ambito sportivo l’azzurro è rimasto anche nello stendardo del Presidente della Repubblica. Ecco il motivo per il quale ci è sembrato giusto ed opportuno inserirlo anche nel simbolo della nostra Associazione.
 Passiamo adesso in rassegna le figure simboliche contenute all’interno del cerchio tricolore.

 Questo simbolo rappresenta il sentimento di Amor di Patria che lega idealmente gli associati, i quali si ritroveranno insieme per la realizzazione di eventi istituzionali (es. 25 APRILE, 2 GIUGNO, 4 NOVEMBRE), mostre fotografiche e rievocazioni storiche, riferite al Primo e Secondo Conflitto Mondiale, ed in particolare, all’Operazione AVALANCHE, con l’ausilio di personalità riconosciute del mondo accademico e la testimonianza offerta dai vari Musei della Memoria. Tutto ciò avverrà in sinergia con le istituzioni scolastiche, comunali, provinciali regionali e statali, coinvolgendo le nuove giovani generazioni, la cittadinanza tutta, in particolare per stigmatizzare gli errori del passato, con l’obiettivo di evitare la reiterazione degli stessi errori ed orrori. Insomma, affinché la memoria sia un costante monito.

   Questo simbolo è la Stella d'Italia, conosciuta popolarmente come Stellone. Essa è raffigurata da una stella a cinque punte, che da molti secoli rappresenta la terra italiana. È il più antico simbolo patrio italiano, risalente anch’essa all'antica Grecia,  quando Venere, associata all'Occidente come stella della sera, venne assunta ad identificare la penisola italiana. Da un punto di vista allegorico, la Stella d'Italia rappresenta metaforicamente il fulgido destino dell'Italia.
 
Il richiamo a tale figura simbolica è legato, principalmente, alla volontà di esaltare uno degli scopi principali che l’Associazione si prefigge, che è quello di operare in favore dei tanti associati impiegati nelle Forze Armate e nei Corpi Armati (Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc.). In secondo luogo, tale emblema rappresenta un ineludibile richiamo alla collaborazione e al coinvolgimento delle Forze Armate e dei Corpi Armati nei vari eventi Istituzionali, in memoria dei caduti in servizio e più in generale nei conflitti armati.

La fiamma è uno dei simboli dei Giochi olimpici, le cui origini risalgono all'Antica Grecia, quando un fuoco veniva tenuto acceso per tutto il periodo di celebrazione delle Olimpiadi antiche. Il fuoco venne reintrodotto nelle olimpiadi del 1928, e da allora fa parte del cerimoniale delle Olimpiadi moderne.
 
Questo simbolo è stato adottato per evidenziare uno degli obiettivi principali dello Statuto: incentivare lo sport in tutte le sue discipline. L’importante obiettivo nasce dalla considerazione che lo sport “anima” la vita e contribuisce al benessere generale del corpo e della mente. “Mens sana in corpore sano” diceva Giovenale in una delle sue Satire.


Questo simbolo è costituito dalla raffigurazione di due rami d’alloro e di due maschere in essi racchiuse.
L’alloro rappresenta la cultura e la necessità che la stessa sia condivisa il più possibile tra gli uomini. Infatti, è precipua volontà dell’Associazione la realizzazione di eventi in sinergia con le istituzioni scolastiche di qualsiasi livello e grado, istituzioni comunali, provinciali, regionali e statali, principalmente, in favore delle giovani generazioni.
 Le maschere, invece, rappresentano il Teatro e lo Spettacolo in generale, oltre che l’arte moderna e contemporanea, ineludibili attività creative e ricreative che contribuiscono in maniera determinante ad elevare lo spirito umano al di là dell’umana condizione.

 Questa figura (chiave di violino o di sol) oltre a rappresentare una fondamentale notazione musicale, vuole simboleggiare la volontà dell’Associazione di contribuire allo sviluppo delle qualità artistiche di quei giovani che si avvicinano all’arte musicale, a quella canora o alla poesia.
 
Al fine di offrire maggiori opportunità ai giovani talenti, potranno essere proposte esibizioni in occasione di ogni evento dedicato ai soci, alla cittadinanza e alle istituzioni governative di ogni ordine e grado. L’obiettivo collaterale è quello di incentivare le giovani generazioni ad esprimere - attraverso la cultura e l’arte - i propri sentimenti di Amor Patrio.

 L’aquila è la regina indiscussa dei cieli e di tutti gli uccelli, e ciò completa il simbolismo che in generale è lo stesso degli angeli, degli stati spirituali superiori. I re etruschi e romani avevano un’aquila sull’estremità dello scettro. L’aquila, simbolo delle divinità sin dagli albori della civiltà entra di diritto nell’ambiente militare con le legioni romane che ne faranno il simbolo della loro forza, dell’onore e dell’autorità.
 Questo simbolo rappresenta l’aquila, emblema delle varie Forze di Polizia.  L’aquila della Polizia nel 1919 trae la sua origine degli emblemi sabaudi, ma con il passare del tempo i segni distintivi che l’accompagnavano si sono via via trasformati: la corona regia è diventata la corona turrita della Repubblica; lo scudo con la croce sabauda è diventato uno scudo sannitico nel quale inserire il monogramma Con la “R” e la “I” a sottolineare la fedeltà alla Repubblica Italiana.
Insomma una figura, quella dell’aquila, che nei millenni ha saputo in modo sincretico rappresentare concetti quali forza, potere, autorità, coraggio adattandosi alle contemporaneità.
 Questo simbolo rappresenta l’opera che l’Associazione intende svolgere in favore degli associati impiegati proprio nelle Forze di Polizia, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale e Vigili del Fuoco. Tale emblema rappresenta, inoltre, un ineludibile richiamo alla collaborazione e al coinvolgimento delle Forze Armate e dei differenti Corpi Armati nei vari eventi Istituzionali, in memoria dei caduti in servizio e più in generale nei conflitti armati.
 
  
 
 
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